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Channel: Una Mamma Che Lavora » traumi materni
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paranoie

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Le prime notti dopo il parto, dopo che avevo allattato e cullato Bubi facevo fatica a riaddormentarmi.  Avevo così preso l’abitudine di leggere le news nei vari Tg online, cosa che mi rilassava molto, o meglio, cosa che mi ha rilassato molto fino a quando, una notte,  non lessi di una mamma che mentre allattava si era addormentata e aveva soffocato il figlioletto, coetaneo della mia stellina.

Fino a tre anni fa il mio atteggiamento sarebbe stato quello di colpevolizzare la signora per essersi addormentata.  Poi, però, sono diventata mamma e tutto è cambiato, le prospettive ora sono diverse e mi sono resa conta di QUANTO POCO BASTA (una dimenticanza, una distrazione …) perchè avvenga il peggio.

La mia paranoia notturna l’ho risolta alzandomi sempre dal letto per allattare e spostarmi in un’altra stanza.  Sono riuscita così ad essere sempre sveglia durante la poppata e a dormire più rilassata quando potevo.

IMG_2714Non allatto più da molti mesi, ma le paranoie non si sono estinte con il latte, anzi, sono aumentate.  Qualche settimana fa entrai in camera da letto di Bubi per coprirla, ma la culla era vuota.  Immaginate lo shock!  Bubi era fuori dal lettino che rideva e si applaudiva…  Quella notte mi sono svegliata di soprassalto con un solo pensiero in testa:  e se scavalcasse anche il poggiolo del terrazzo?

Non sono mai stata così ansiosa / paranoica, però le mie incertezze vengono confermate dai fatti di cronaca:  a fine aprile un bambino è caduto dal settimo piano ed è morto.

L’ultima disgrazia è avvenuta qualche giorno fa.  Luca, 2 anni, è morto in auto, dimenticato dal papà.

Potrebbe succedere anche a me?

SI.

Se penso alla mia giornata, in cui sono sempre presa da millemila pensieri, in cui devo correre da una parte all’altra della città, penso che potrebbe succedere anche a me.  Penso al papà di Luca, alla mamma del bimbo di 2 mesi, e ai parenti del tato napoletano.  Le mie paranoie mi sembrano piccole piccole di fronte al dolore, al senso di colpa, e al vuoto che possono provare loro.

Quindi?  Vorrei avere una soluzione rassicurante che mi potesse dare la certezza che non succederà mai nulla del genere.  Non l’ho ancora trovata.

Nel frattempo vi segnalo il post di 50sfumaturedimamma che ha qualche consiglio pratico.

Il mio pensiero va a Luca e al suo papà, entrambi vittime di una tragica fatalità.


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